Sollecitata dalle continue domande e richieste di aiuto delle clienti e allieve, che si rivolgono a me per consigli e suggerimenti, sia in ambito naturopatico che come insegnante yoga, mi sono resa conto che la figura del naturopata per molte persone non è molto chiara.
Il motivo di questo disorientamento nasce dal fatto che non si conosce veramente in che cosa la naturopatia agisce e quale sia la logica che caratterizza un professionista.
Il naturopata interviene nell’ambito dell’educazione, prevenzione e benessere della persona.
Il naturopata non agisce sul sintomo, di qualunque natura esso sia: fisico, emotivo o fisiologico, ma attraverso la propria esperienza e professionalità, va alla ricerca della sua “causa scatenante”. Da questo modo di agire, si deduce che la risposta non può essere immediata.
Attraverso un vero e proprio percorso, dove ci si rende disponibili a prendere contatto con il proprio nucleo di salute, si diventa sensibili a quello che è il proprio stile di vita, abbandonando quello che non ci giova, ed essendo disposti a introdurre dei cambiamenti, prendendo delle responsabilità verso sé stessi.
Bisogna quindi essere pronti a mettersi in gioco ed essere parte attiva del processo di consapevolezza.
Questo percorso predispone, grazie alla naturopatia ed allo yoga oltre che attraverso un processo di consapevolezza globale, ad andare oltre gli ostacoli ed i blocchi che impediscono la manifestazione reale della causa del problema.
Tutto ciò a che fare con la nostra capacità di cambiare e di attuare un cambiamento.
Il naturopata interviene nel rafforzare le vie attraverso le quali questa manifestazione possa avvenire in modo che emerga in modo spontaneo e naturale, rispettando i tempi dell’individuo.
Interviene consigliando rimedi erboristici, oligoelementi, floriterapia, e tratta le zone del corpo interessate con trattamenti specifici personalizzati, in base ai principi dettati in natura dalla “medicina tradizionale cinese” e quella “ayurveda”.
Il naturopata agisce stimolando quelle che sono le capacità di “autoguarigione” della persona insite in ognuno di noi, ma che non sappiamo di avere.
Possiamo ridurre tutto questo ad una sola parola: RESILIENZA.
La resilienza è la capacità di autoripararsi dopo un evento traumatico, e di riuscire a riorganizzare positivamente la propria vita nonostante situazioni difficili. Di costruire, restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre senza alienare la propria identità.